Se per molti l’arrivo della bella stagione è atteso con trepidazione, per chi soffre di allergia ai pollini è tempo di intonare “Maledetta primavera”. Le allergie primaverili riguardano milioni di italiani e il loro numero è in costante aumento, anche a causa del cambiamento climatico. Per comprenderne il motivo partiamo dalle basi, ovvero dal responsabile delle allergie primaverili, il sistema immunitario.

Composto da anticorpi, globuli bianchi, mastociti e altri elementi, il sistema immunitario ha il compito di difendere l’organismo dalle sostanze estranee o pericolose (antigeni). Nelle persone predisposte, tuttavia, reagisce in maniera sproporzionata all’esposizione di certe sostanze (allergeni), innocue per la maggioranza delle persone, scatenando la cosiddetta reazione allergica.

 

Nel caso delle allergie primaverili, le sostanze in questione sono volatili e presenti nell’aria: i pollini. Di solito, i pollini più allergenici sono quelli prodotti da piante arboree o erbacee, prive di fiori.

Questo perché l’impollinazione non è affidata agli insetti, come per le piante da fiore, ma alle correnti di aria e al vento. Tra gli alberi nemici delle allergie primaverili, ontano, betulla, pioppo; tra le piante erbacee, graminacee dei campi, parietaria in città e ambrosia. Si tratta di pollini prodotti in grandi quantità, di dimensioni piccolissime, capaci di permanere nell’aria per lunghi periodi.

E il cambiamento climatico cosa c’entra con l’aumento delle allergie primaverili? A causa di temperature sempre più elevate, specie durante l’inverno, muta anche il periodo di impollinazione delle piante, che diventa sempre più lungo. Meno rigido è il periodo compreso tra dicembre e marzo, più accentuate sono le allergie primaverili.

 

Allergie primaverili: sintomi

I sintomi delle allergie primaverili interessano principalmente le mucose che rivestono il naso, originando rinite allergica, e quelle degli occhi, o meglio della congiuntiva, causando congiuntivite allergica.

 

La rinite allergica si manifesta con:

  • Starnuti

  • Prurito, anche al palato

  • Gocciolamento nasale acquoso

  • Sensazione di naso chiuso

I sintomi della congiuntivite allergica invece sono:

  • Occhi arrossati

  • Lacrimazione

  • Sensazione di avere la sabbia negli occhi

  • Prurito e gonfiore delle palpebre

  • Fastidio per la luce solare.

Allergie primaverili: diagnosi e rimedi

La diagnosi delle allergie primaverili si basa essenzialmente sui sintomi e sulle circostanze in cui si verificano, ovvero in una determinata stagione. Per individuare nello specifico il tipo di allergene, la valutazione medica può richiedere successive prove allergiche, come i prick test cutanei o un test allergene-specifico con dosaggio delle immunoglobuline tramite prelievo di sangue.

Quali sono i rimedi che abbiamo a disposizione contro le allergie primaverili? Va precisato che si tratta di farmaci che agiscono sui sintomi riducendone l’intensità, ma non sono in grado di curare la causa.

Sul podio troviamo tre categorie di rimedi:

  1. Antistaminici (agiscono bloccando l’istamina, sostanza pro-infiammatoria rilasciata dal sistema immunitario durante una reazione allergica).

  2. Decongestionanti (danno immediato sollievo alla sensazione di naso chiuso ma vanno usati per brevi periodi per non incorrere nell’effetto rebound - o di rimbalzo - che porta a dipendenza).

  3. Corticosteroidi (vantano importanti proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive, in grado di influenzare l’attività del sistema immunitario, ma non sono esenti da svariati effetti collaterali).

Antistaminici, decongestionanti e corticosteroidi sono disponibili come farmaci da banco, sotto forma di spray nasali, colliri, gocce e compresse.

 

Allergie primaverili: prevenire funziona!

Certo, evitare l’esposizione alle sostanze che scatenano la reazione allergica sarebbe una forma di prevenzione ideale, ma non possiamo nemmeno vivere sotto una campana di vetro. Rinunciare a una passeggiata nel verde non è la soluzione, anche perché come abbiamo visto i pollini permangono nell’aria per molto tempo e sono in grado di ricoprire lunghe distanze, trasportati dalle correnti d’aria e dai venti. Però una prevenzione efficace per le allergie primaverili esiste e ci viene offerta dalla natura stessa!

Si tratta del ribes nero (Ribes nigrum), un arbusto della famiglia delle Sassifragaceae, noto per le proprietà antinfiammatorie e antistaminiche. Tutte le parti della pianta possiedono un grande interesse fitoterapico, ma sono in particolare le gemme a rivelarsi preziose nella prevenzione delle allergie primaverili e dei sintomi. Il gemmoderivato - ottenuto dalle gemme fresche di ribes nero - infatti, svolge un’azione antistaminica e antinfiammatoria simile a quella esercitata dai cortisonici di sintesi, ma senza alcun effetto collaterale. Dove puoi trovarlo? Basta cliccare qui!

Questa preparazione del Laboratorio della Farmacia è formulata a base di gemmoderivato di ribes nero che agisce come stimolante delle ghiandole surrenali nella produzione di cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l’organismo a reagire a infiammazioni e allergie. Con un merito: puoi assumerlo senza rischi né di sovradosaggio né di lungo periodo.

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Allergie primaverili: un libro, una app e il meteo-pollini!

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